Le ragioni del nostro dissenso: come e perché CoorDown si è mobilitata contro il Decreto PEI
Si è appena conclusa la settimana di mobilitazione che il Comitato #NoEsonero ha organizzato per protestare contro il Decreto Interministeriale 182/2020 e riteniamo utile ripercorrere brevemente le tappe che hanno portato CoorDown e le altre associazioni a promuovere tali iniziative.
Il motivo per cui pensiamo sia importante farlo è legato principalmente allo stupore e all’amarezza per le accuse infondate ricevute sui social network e attraverso comunicazioni pubbliche che, seppure non rivolte direttamente a CoorDown erano chiaramente riconducibili al suo operato all’interno del Comitato.
Non è nostra intenzione, come è stato in più occasioni affermato, confondere o tantomeno sobillare nessuno: riteniamo tutte le persone siano in grado di capire, se messe nelle condizioni per farlo, perché non è affatto facile districarsi tra le norme e dare alle stessa una corretta interpretazione. L’unica cosa che ci interessa come CoorDown è difendere i diritti delle persone con sindrome di Down.
Respingiamo fermamente anche le accuse di non avere avanzato proposte nei tempi e nelle sedi opportune: richieste di confronto sono state avanzate tempestivamente, ma sono cadute nel vuoto. (rif. 2 e 3)
Avremmo voluto farlo in costante dialogo con le altre associazioni di genitori di persone con disabilità (tanti anche i colloqui telefonici in tal senso che, per loro natura, non sono documentabili), ma dopo la pubblicazione del Decreto le dichiarazioni di quelle maggiormente rappresentative, comprese quelle che in seno al Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio per l’Inclusione Scolastica non hanno sottoscritto il documento, erano tutte rassicuranti e positive, come quelle di varie personalità da sempre impegnate sul tema dell’inclusione scolastica. (rif. 4, 8, 9)
Questo ci ha spinto a confrontarci con altre realtà che condividevano gli stessi nostri dubbi e che si sono raccolte intorno ad un tavolo, seppur virtuale. Da questo confronto sono scaturite prese di posizione precise e chiare contro alcuni punti del Decreto che non possono essere, a nostro avviso, assolutamente condivisi e che riassumiamo solo brevemente, rimandando per i dettagli alla consultazione dei documenti di seguito riportati: la possibilità introdotta dal Decreto di esonero da alcune materie del percorso di studi, la possibilità di ridurre l’orario di presenza a scuola, il meccanismo di calcolo per l’assegnazione delle ore di sostegno, il marginale ruolo della famiglia all’interno del GLO.
La ricerca di confronto con chi aveva posizioni diverse dalle nostre è stata continua, ma l’unica risposta alle nostre richieste sono stati attacchi infondati, volti a screditare il nostro lavoro e quello delle altre associazioni che hanno dato vita al Comitato #NoEsonero.
Non condividiamo affatto questa modalità di comunicazione: crediamo fermamente nel dialogo, ma non condotto con modalità simili.
Siamo comunque soddisfatti che le nostre rivendicazioni abbiano aperto dei dubbi, perché negli ultimi giorni, dopo che le bacheche dei social network si sono colorate di arancione, l’euforia iniziale di alcuni per i contenuti del decreto sta lasciando il posto a quelle che sono le criticità che, sin dall’inizio, abbiamo evidenziato, unitamente a tentativi affannosi di proclamarsi come i primi ad averle segnalate. (rif. 5, 6, 7)
Non siamo interessati a questa competizione, l’unica cosa che ci interessa è il bene dei nostri figli e, per questo, raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati.
Siamo determinati, pertanto, a proseguire più convinti che mai il percorso che abbiamo intrapreso, forti del successo delle iniziative che abbiamo promosso insieme alle altre associazioni che hanno dato vita al Comitato: ad oggi, infatti, oltre 20.000 persone hanno sottoscritto la petizione che richiede l’apertura di un tavolo di confronto per discutere delle criticità segnalate nel DI 182/2020.
Quindi il nostro lavoro è tutt’altro che concluso: in realtà è appena iniziato.
Documentazione
1 – Verbale della riunione del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica del 31 agosto 2020 (https://bit.ly/3tYHHP2) (CoorDown non fa parte del CTS, pertanto non è stato invitato a partecipare)
2 – Lettera aperta inviata da CoorDown in data 16 settembre 2020 alle principali cariche dello Stato e Ministeri competenti (https://bit.ly/3b293Lo) con la richiesta di apertura di un tavolo di confronto sulle criticità emerse dall’analisi delle bozze del decreto presentate il 31 agosto 2020 (nessuna risposta ricevuta)
3 – Seconda lettera inviata da CoorDown in data 7 gennaio 2021 alle principali cariche dello Stato e Ministeri competenti (https://bit.ly/2NpPSTC) in cui erano elencati i punti a nostro avviso problematici del decreto e veniva nuovamente avanzata la richiesta di un incontro in cui poterle esporre (nessuna risposta ricevuta)
4 – Articolo pubblicato sul sito superando.it da FISH a firma dell’avv. Nocera in data 19 gennaio 2021 (https://bit.ly/2OvGj62) in cui si afferma che a seguito della pubblicazione del decreto «La pubblicazione dei nove documenti normativi concernenti i nuovi modelli di PEI (omissis) stanno determinando delle reazioni che non esiterei a definire manichee o integraliste»
5 – Articolo pubblicato sul sito superando.it a firma dell’avv. Nocera (a titolo personale e non in rappresentanza della FISH) (http://bit.ly/3dtJtSz) in cui afferma che «Anche per aiutare i Lettori a decidere la propria eventuale adesione alla mobilitazione guidata in questi giorni dal CoorDown (omissis) vorrei fornire un ulteriore contributo di chiarezza sulla materia in questione»
6 – Articolo pubblicato sul sito aipd.it in data 12 febbraio 2021 (http://bit.ly/3qnVH2D) in cui si auspica che le famiglie «non si lascino incantare né dai luccichii lanciati dalle istituzioni, né da quelli che vengono gridati con molta forza mediatica da qualcuno solo adesso»
7 – Scheda su “I nuovi modelli di PEI e relative Linee Guida” pubblicata sul sito aipd.it in data 12 febbraio 2021 (https://bit.ly/2Zilayi) in cui, a fianco dei punti di forza del decreto da sempre riconosciuti e condivisibili, vengono segnalate le medesime criticità segnalate da CoorDown e dal Comitato #NoEsonero
8 – Webinar Edizioni Erickson sul nuovo PEI del 25 gennaio 2021 (https://youtu.be/12VOk-hpPII)
9 – Webinar AIPD del 1° febbraio 2020 su “Scuola e nuovi PEI” (http://bit.ly/3s27Qux)
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