Negli ultimi anni è molto cresciuto il numero delle famiglie che si avvicinano a noi per un familiare, figlio o fratello, di età adulta. Si tratta di famiglie con storie molto diverse, alcune iscritte da molti anni ed altre che prendono contatto per problematiche specifiche a cui non trovano risposte.

Il percorso per le persone adulte rispecchia solo in parte quello dei bambini, perché la storia personale incide notevolmente sullo sviluppo di ciascuno. Negli anni tuttavia si è delineato un percorso specifico che prevede una presa in carico globale, a partire da una osservazione che include la valutazione delle competenze cognitive e adattative, delle abilità trasversali e di quelle specifiche per un eventuale inserimento lavorativo. A questa si sono aggiunte di recente una valutazione psichiatrica e una consulenza medica per monitorare il benessere psichico e fisico della persona, poiché sul territorio è molto difficile trovare degli specialisti che abbiano una formazione specifica sulla sindrome di Down.

Al termine del percorso a ciascuna persona vengono proposte quelle attività, di lavoro o riabilitative, che meglio rispondono ai bisogni emergenti e che hanno la finalità di accrescere la qualità della vita e il benessere percepito, ma anche di riattivare abilità presenti in precedenza e adesso perse a causa di un ambiente di vita che offre poche opportunità di partecipazione sociale.