I colloqui con le famiglie sono di due tipi: abbiamo infatti il primo colloquio di reciproca conoscenza e orientamento e successivamente i colloqui per la presa in carico e la condivisione del progetto riabilitativo.
L’accoglienza costituisce il primo momento del progetto di vita di un bambino/ragazzo che entra a far parte dell’Associazione. E’ il momento in cui si inizia a costruire insieme un percorso ed è per questo fondamentale creare un legame di fiducia reciproca e il desiderio di scommettere sul futuro.
E’ importante dedicare all’arrivo della famiglia un tempo e uno spazio adeguati e un’attenzione particolare, che dia la possibilità di esprimere liberamente pensieri ed emozioni, senza sentirsi messi alla prova o giudicati, ma al contrario rispettati e compresi nelle proprie difficoltà o sofferenze. Quando possibile è meglio incontrare entrambi i genitori insieme ed il bambino se è un neonato, ma non nel caso dei bambini più grandi.
Il primo passaggio è quello di condividere quale è stato il bisogno che ha spinto la famiglia ad avvicinarsi all’Associazione (non necessariamente un problema) e quali sono le aspettative rispetto all’incontro e ad una possibile collaborazione.

Se si opta per la presa in carico da parte di Trisomia 21 Onlus, il percorso valutativo prevede una consulenza iniziale da parte di un neuropsichiatra-psichiatra e/o psicologo, e una successiva valutazione multidisciplinare in funzione delle necessità e dell’età dell’utente. Sono quindi previste una valutazione cognitiva, psicomotoria, logopedica, psicologica, relativa alle aree delle abilità adattative, degli apprendimenti o delle competenze lavorative. Alla valutazione fa seguito la stesura del progetto individuale che viene condiviso inizialmente con la famiglia e successivamente con altri operatori coinvolti sul territorio esterni all’Associazione.
Tutte le famiglie prese in carico in un progetto riabilitativo usufruiscono di tre incontri di consulenza all’anno per il monitoraggio del progetto.
Quando si rende necessario, con alcune famiglie viene intrapreso un percorso di sostegno alla genitorialità per rafforzare l’intervento riabilitativo rivolto al bambino/ragazzo, strutturato in incontri periodici per il genitore/la coppia.