La Balena Viola era già lei

Prima di nascere. Era lì, nuotava nella pancia della sua mamma e già ci aveva cambiato la vita.

Questa canzone nasce in una Terapia Intensiva neonatale, per dare forza a un babbo e a una mamma, e a una bambina che aveva tanto bisogno di loro.

Nasce nella massima incertezza, forse lei sapeva già che quella bimba sarebbe riuscita a sentirla, ballarla o canticchiarla un giorno, ma quel babbo e quella mamma ancora no, di quella bimba non sapevano niente.

Avevano solo una voglia incredibile di portarsela a casa.

La canzone della Balena Viola cresce insieme alla bimba, con cui condivide mille avventure e per il babbo, quel mattacchione che è riuscito ad intercettare le sue note e le sue parole e a scriverle prima che potessero scappar via, era già tutto bello così.

La bimba riusciva a sentire la canzone, riusciva ad ascoltarla, sorrideva quando il babbo la cantava.

Ma le canzoni poi hanno una loro storia, una loro evoluzione e una propria vita. Scelgono quello che vogliono diventare e la Balena Viola non ne voleva sapere di starsene rintanata da qualche parte. Ha sempre avuto la convinzione di poter essere utile a qualcosa, doveva essere liberata, cantata, raccontata.

Il suo scopo è quello di riuscire ad aiutare più persone possibile, a modo suo, ovviamente.

Così ha deciso di iniziare dalle persone che più le sorridono.

I proventi di questa canzone e di questo progetto saranno usati per aiutare associazioni o gruppi di ricerca che si occupano di sindrome di Down e altre disabilità intellettive, come l’Associazione Trisomia 21 APS.