SCUSE RIDICOLE PER NON ESSERE INCLUSIVI

Domenica 8 Ottobre è la Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down GNPD, che celebriamo insieme alle associate di CoorDown, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con sindrome di Down, di cui facciamo parte.

Quest’anno vogliamo parlare di tutte quelle scuse che le persone con sindrome di Down e le loro famiglie si sentono dire quotidianamente.

Una velata forma di esclusione che allontana molte persone con disabilità intellettiva da tanti momenti di socialità: nel mondo del lavoro, a scuola, durante un semplice gioco.

Come ricorda il comunicato stampa di CoorDown:

Le persone con sindrome di Down affrontano ogni giorno episodi di discriminazione e devono lottare ogni giorno per ottenere un posto a scuola, nello sport, nei campi estivi, nel mondo del lavoro e nella vita sociale nonostante le conquiste ottenute e l’impegno per vedere riconosciuti i propri diritti.

In un mondo sempre più attento all’inclusività, però l’esclusione non è quasi mai esplicita, spesso vengono dette scuse ridicole che nascondono una verità più dura e pregiudizi difficili da ammettere.

Le persone con disabilità subiscono svantaggi sistematici in tutti gli ambiti della loro vita per un meccanismo pervasivo, insidioso e invisibile, dato “per scontato”: l’abilismo.

Ma nessuna scusa può essere accettabile per discriminare.

Non ci sono scuse per non essere inclusivi.

Cosa facciamo noi di Trisomia 21 in questo ambito?

I percorsi di autonomia che attiviamo servono anche per sostenere molte ragazze e ragazzi con sindrome di Down a prendere consapevolezza del proprio valore, dei propri diritti in quanto persone e di come è possibile riconoscere e combattere ogni tipo di pregiudizio, anche il più insidioso.

E tu cosa puoi fare?

La strada per l’inclusione non si fa da soli e anche tu sei un tassello importante nella creazione di una società più aperta.

Ascolta le nostre storie e sostieni i percorsi volti all’acquisizione di tutte quelle autonomie fondamentali per arrivare a vivere una vita piena, indipendente e consapevole.