Molti ragazzi con sindrome di Down manifestano il desiderio di lasciare la casa dei genitori, magari vedendo l’esempio di fratelli o sorelle. Spesso questo desiderio si associa a fantasie poco realistiche e di tipo adolescenziale (liberarsi dal controllo dei genitori, fare quello che si vuole), in assenza di una reale consapevolezza di cosa vivere da soli significhi e degli impegni che si devono assumere quotidianamente. Altre volte si associa, invece, alla paura di affrontare qualcosa di troppo grande, che non si potrà mai essere in grado di gestire.
Diviene così fondamentale pensare per la persona con Sindrome di Down a una possibilità concreta di fuoriuscita dalla famiglia di origine e alla conseguente strutturazione di interventi finalizzati all’apprendimento delle competenze necessarie al vivere “da soli”, indipendentemente dal fatto che questo progetto di vita si realizzi mediante la formazione di una coppia o la creazione di una casa famiglia, in cui alcuni ragazzi condividono un appartamento.
Trisomia ha offerto nel biennio 2011-2012 ai ragazzi e ai giovani adulti l’opportunità di compiere delle brevi esperienze in un appartamento, a cadenza periodica, con il supporto di operatori specializzati, per comprendere cosa significhi vivere in modo autonomo e imparare a gestire tutte le attività necessarie per la cura della casa (pulire, cucinare, fare la spesa…), conciliandole con tutte le altre attività (lavoro, impegni, tempo libero).
Nel 2013 abbiamo avviato la ristrutturazione di un appartamento in Viale Volta, nella piccola dependance della nostra sede, inaugurato nel 2014, per sviluppare progetti di sperimentazione e avvio all’autonomia per i nostri giovani e adulti. Nel 2015 abbiamo promosso quindi vari incontri coi ragazzi e soprattutto con le famiglie, la cui condivisione e collaborazione effettiva è indispensabile per l’avvio e per il successo dei progetti individuali.
Nel 2016 abbiamo potuto dividere i ragazzi a coppie e verificare la loro affinità per favorire la convivenza, e le loro autonomie, con inserimenti settimanali nella nostra dependance. L’osservazione effettuata dagli educatori è stata funzionale alla definizione del progetto di autonomia abitativa vero e proprio, che si sviluppa dal 2017 con moduli semestrali.