Lo sapevi che noi ragazzi con sindrome di Down siamo come tutti i nostri coetanei? Desideriamo stringere amicizie, sviluppare relazioni, condividere esperienze. Siamo consapevoli di avere più difficoltà, ma ci impegniamo e lavoriamo per superarle, e aspiriamo come tutti a essere attivi e integrati nel nostro contesto di vita.
Frenati da paure e pregiudizi, troppe volte i nostri coetanei non considerano di poter allacciare con noi una relazione, né tanto meno un’amicizia. Tutto ciò porta a escluderci, rendendo difficile la nostra integrazione e il nostro progresso nelle autonomie.
Con la nostra associazione Trisomia 21 onlus abbiamo realizzato il progetto Murales contro muro, per superare il muro del pregiudizio e diffondere il nostro messaggio di inclusione: un muro contro un muro, un gioco di parole che ben si presta a descrivere il fine di questo progetto.
Abbiamo lavorato insieme a un gruppo di ragazzi del Liceo Agnoletti di Sesto Fiorentino, eravamo in cinquanta, ragazzi dai 16 ai 19 anni, ci siamo trovati, conosciuti, confrontati, ci siamo raccontati come secondo noi si possono superare l e barriere, nello sport e nella vita.
E abbiamo realizzato, alla biglietteria dello Stadio di Atletica Luigi Ridolfi, il murales dell’inclusione. Il muro da dipingere ce lo ha destinato il Comune di Firenze, che ci ha molto sostenuto, tramite gli Assessorati alle Politiche giovanili e al Welfare. Alcuni docenti e studenti dell’Accademia di belle Arti ci hanno dato il loro fondamentale supporto tecnico.