Levi’s aderisce alla campagna Hiring Chain in Italia

Inizia a Milano il tirocinio formativo di Elisa Boreatti grazie a “The Hiring Chain”, la campagna lanciata da CoorDown per l’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down.

L’Italia è il primo Paese al mondo in cui il marchio globale di moda Levi’s ha scelto di partecipare alla campagna The Hiring Chain avviando uno stage retribuito con una persona con sindrome di Down in uno dei suoi negozi.

Elisa entra a far parte dello staff dell’Experience Hub al centro di Milano, in Via Orefici 13, e si occuperà di supportare il team nel servizio clienti e nelle vendite, nonché nelle operazioni di gestione del punto vendita. Si occuperà di supportare il team nel servizio clienti e nelle vendite, nonché nelle operazioni di gestione del punto vendita. Levi’s ha risposto nei mesi scorsi all’appello della campagna globale “The Hiring Chain”, lanciata da CoorDown in occasione della Giornata mondiale sulla sindrome di Down per promuovere l’inclusione lavorativa. L’azienda ha preso contatti con CoorDown e attraverso l’associazione territoriale AGPD l’ha accompagnata e sostenuta per rendere concreto il desiderio di inaugurare un tirocinio presso la sede milanese.

Sono oltre 900 le aziende da tutto il mondo che hanno contattato le associazioni e deciso di seguire l’invito lanciato dal video “The Hiring Chain”, che ha già ottenuto 5,8 milioni di visualizzazioni online. Sono 60mila le persone che hanno visitato la piattaforma www.hiringchain.org, lo strumento di connessione tra datori di lavoro e organizzazioni nazionali. Sono arrivate centinaia di offerte e solo in Italia sono 15 i tirocini e le assunzioni di persone con sindrome di Down in via di definizione. Nei mesi scorsi Salvatore Ferragamo S.p.A., una delle aziende simbolo della moda italiana, con un inserimento lavorativo ha dato avvio alla catena delle assunzioni, come scandito dallo slogan “Più ci assumi, più ci assumeranno”.

“The Hiring Chain” ha ricevuto il supporto da LinkedIn: la più grande piattaforma professionale del mondo ha promosso l’iniziativa verso i suoi 15 milioni di follower, ha pubblicato articoli sul tema e ha trasmesso in streaming una diretta live sull’importanza dell’inclusione sui luoghi di lavoro. Solo sulla piattaforma 2 milioni di persone sono state direttamente coinvolte nella campagna di sensibilizzazione.

Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown dichiara: «Siamo felici di annunciare questo nuovo passo storico per l’inclusione lavorativa. Non solo Levi’s ha voluto dare avvio al primo tirocinio a livello globale nella sua azienda di una persona con sindrome di Down qui in Italia, ma ha deciso di far lavorare Elisa nel suo store di Milano a contatto con il pubblico, rendendo visibile la sua presenza e le sue competenze favorendo così la consapevolezza tra i clienti Levi’s dei benefici che porta l’inclusione e di come si possano abbattere pregiudizi e stereotipi dando le giuste opportunità lavorative alle persone con sindrome di Down. Questo esempio ci auguriamo dia una ancora più fiducia a tutti i datori di lavoro e sempre più aziende entrino a far parte della catena delle assunzioni».

Sylvie Veys, Levi’s South Europe HR Directordichiara: «Levi’s si impegna ad essere un ottimo posto di lavoro per tutti. Crediamo fermamente che l’inclusione sia ciò che ci rende un’azienda più forte e migliore. Questo è il motivo per cui la nostra azienda ha una lunga tradizione nello sfidarsi costantemente in modo che tutti i nostri dipendenti si sentano i benvenuti e liberi di essere sé stessi. Sappiamo anche che possiamo fare di più per favorire l’inclusione delle persone con disabilità sul posto di lavoro. Per questo siamo orgogliosi di aderire alla campagna The Hiring Chain in Italia con un focus particolare sulle persone con sindrome di Down. L’esperienza che trarremo da questa partnership sarà preziosa e condivisa in tutta la nostra organizzazione».

Elisa Boreatti dichiara«La mia esperienza al negozio Levi’s è cominciata molto bene. Ho conosciuto nuove persone e sta già facendo amicizia con loro. In più parlare con i clienti mi fa sentire bene e riesco ad avere un buon rapporto: faccio vedere i vestiti, cerco le taglie e poi li accompagno al camerino per provare. Mi impegnerò per diventare brava nel mio lavoro e essere gentile con i clienti. Per me è importante questo lavoro per permettermi di andare fuori casa, vivere per conto mio e mantenermi».

Sul sito www.hiringchain.org  aziende e datori di lavoro possono entrare in contatto con le associazioni che garantiscono informazioni e il supporto per avviare gli inserimenti lavorativi delle persone con sindrome di Down nelle aziende. Nel sito ci sono inoltre approfondimenti sul tema del lavoro e una sezione di Q/A (domande e risposte) per rispondere alle prime domande che aziende e datori di lavoro si pongono in merito all’inserimento lavorativo di una persona con disabilità intellettiva.

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